Patris Corde - Padre lavoratore
Patris Corde - Padre lavoratore
- Famiglie
- 07, Nov 2025
Da Giuseppe , Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro
Da Giuseppe , Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro
Se la prima tappa di ogni vera guarigione interiore è accogliere la propria storia, ossia fare spazio dentro noi stessi anche a ciò che non abbiamo scelto nella nostra vita, serve però aggiungere un'altra caratteristica importante:il coraggio creativo.
Esso emerge sopratutto quando si inconterano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere.
Giuseppe accoglie Maria senza mettere condizioni preventive. Si fida delle parole dell’Angelo.
La nobiltà del suo cuore gli fa subordinare alla carità quanto ha imparato per legge [...] La vita spirituale che Giuseppe ci mostra non è una via che spiega, ma una via che accoglie [...] Giuseppe non è un uomo rassegnato passivamente.
Il suo è un coraggioso e forte protagonismo. [...] Accogliere così la vita ci introduce a un significato nascosto. La vita di ciascuno di noi può ripartire miracolosamente, se troviamo il coraggio di viverla secondo ciò che ci indica il Vangelo. Dio può far germogliare fiori tra le rocce.
Quaresima..tempo di credere ovvero per ricevere Dio nella nostra vita e consentirgli di prendere dimora presso di noi ( ..)
Tempo per aprire il nostro cuore a Colui che viene a noi povero di tutto ma pieno di grazia e verità (Papa Francesco)
Tempo del dono, profumo di speranza e riconciliazione...balsamo di tenerezza che ci consente di continuare il nostro cammino
(..) Giuseppe «è stato chiamato da Dio a servire direttamente la persona e la missione di Gesù mediante l’esercizio della sua paternità: proprio in tal modo egli coopera nella pienezza dei tempi al grande mistero della Redenzione ed è veramente ministro della salvezza»
Anche attraverso l’angustia di Giuseppe passa la volontà di Dio, la sua storia, il suo progetto. Giuseppe ci insegna così che avere fede in Dio comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza. E ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. A volte noi vorremmo controllare tutto, ma Lui ha sempre uno sguardo più grande.
San Giuseppe, apparentemente in secondo piano nel grande disegno di Dio, fondamentale nel preparare la strada alla venuta del Salvatore
“Padre che è stato sempre amato dal popolo cristiano”
Accogliendo Maria «si pose al servizio dell’intero disegno salvifico»
Paternità espressa facendo “della sua vita un servizio al mistero dell'incarnazione”
Aperto alla vita arrivata per vie sconosciute;
Custodia di Maria e del Bambino in una prospettiva non semplice da comprendere;
Nella Sua umiltà, “dono totale di sé” dando sicurezza e stabilità alla Famiglia affidatagli
con il lavoro e la Paternità
“posto a servizio del Messia” nato “nella sua casa” è “cerniera” che unisce Antico e Nuovo Testamento
Patris corde....Lettera apostolica in occasione del 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale
La commissione regionale di pastorale famiglia invierà ogni mercoledì alcune frasi tratte da questa lettera fino al 19 marzo , giornata a lui dedicata.
Capaci di amare, disponibili, accoglienti, coraggiosi in famiglia: che bello! Ma come fare? Papa Francesco ci ha indicato attraverso San Giuseppe la via per vivere al meglio queste cose.
"Tutti possono trovare in San Giuseppe l'uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà"
NATALE DEL SIGNORE
Gv 1,1-18
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore
Oggi è Natale, Dio è con noi, nella nostra famiglia, nella nostra casa, nel nostro mondo.
Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.
Fin dal principio, da sempre tu sei,
Verbo che crea e contiene ogni cosa,
Verbo, sostanza di tutto il creato,
Verbo, segreto di ogni parola.
La creazione ti ringrazia in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia;
ma il mistero ha ancora una voce,
al tua vagito il silenzio è più fondo.
E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest’unico Verbo,
che ora parla con voce di uomo.
A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell’uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l’amore che canta in silenzio.
padre Turoldo
"Ci visiterà un sole che sorge dall'alto" (Lc1,67-79)
Dal libro del profeta Isaia 9,1-5
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Poichè un bambino è nato per noi, c'è stato dato un figlio.
Siamo nella Vigilia più bella dell'anno, non vogliamo sprecare questo tempo prezioso: l'atmosfera sveli l'intimità dei cuori. Aiutaci Gesù a dire quello che a volte resta solo dentro: alla sposa, allo sposo "sei unico per me" , ai figli "tesori preziosi donatici da Dio": diventi la famiglia in questo giorno la grotta dell'accoglienza dell'amore di Dio. Amen